giovedì 26 dicembre 2013

Natale

Il Natale è una festa meravigliosa, anche se non la più importante liturgicamente parlando. L'amore vero, quello divino abbatte tutti i confini. Laddove l'uomo non giunge arriva Dio. Lo aveva detto l'angelo a Maria: nulla è impossibile a Dio! Prendendo un corpo mortale, Dio ha dimostrato che pure l'uomo può varcare la soglia dell'infinito e dell'eternità. Se lui ha squarciato i cieli, ha creato un varco che non si può più chiudere. È questa la magia del Natale. L'uomo soggetto alla caducità, l'insicurezza, ha un destino diverso. Per l'uomo sarebbe un destino irraggiungibile se Dio non avesse voluto dimostrare che tale è la sua volontà. È vero, talvolta, guardando ai nostri limiti e difetti sembrerebbe difficile raggiungere lo scopo per cui siamo nati. L'incarnazione ha reso possibile tutto ciò. Sicuramente la notte in cui è nato Gesù è capitato qualcosa di straordinario. L'impossibile è diventato possibile.

sabato 21 dicembre 2013

Novità

Al mattino mi hanno accolto nuovamente un cielo grigio, color fumo e la pioggia. Sono andata a messa saltellando tra una pozzanghera e l'altra, contemplando il mare nascosto sotto il fumo delle nuvole grigie. Ieri sono riuscita a contattare L e oggi ci vediamo. Sento tanta serenità nel mio cuore, una serenità tranquilla, equilibrata. È la presenza di Dio che me la comunica. Appena tornata, ho detto le lodi, mi sono immersa nella sua presenza e ho sentito ancora più pace e gioia. Mi paiono giornate strane, in cui aleggia una presenza particolare. Certo, non sono più i Natali di una volta, ma mi sto riferendo, forse, a un passato che non potrà più tornare. In particolare un Natale passato con i miei. Non avevamo fatto nulla di particolare se non guardare dei cartoni animati di sera e andare alla messa di mezzanotte. Eppure era adornato di una tinta particolare. Pece, gioia tranquilla. Quel sentire è mutato nel tempo. Sono cambiate tante cose, in effetti. Forse è semplicemente l'età ad essere cambiata. È tutto così strano e, nello stesso tempo, così bello...
Ieri pomeriggio ho visto A. Mi ha dato un piccolo regalo e abbiamo fatto un giro per negozi perché doveva acquistare alcune cose. Così la giornata è terminata, una giornata piacevole... come in passato...

venerdì 20 dicembre 2013

Piove...

Oggi piove a dirotto. Ciò che è accaduto con G è finito già nel dimenticatoio, ho altre cose a cui pensare, sicuramente più importanti. Stamattina sono andata un po' più tardi a messa. Pioveva a dirotto e l'aria pareva più fredda dei giorni scorsi. Guanti, cappello, cappuccio del giubbotto tirato su hanno reso i loro preziosi servizi preservandomi dal vento che cercava di trascinare il mio ombrello. Durante la messa mi è venuto L. in mente in modo così prepotente che ho desiderato sapere come stesse. Gli ho mandato un messaggio dal cellulare al quale ha risposto più tardi, oltretutto in un momento molto delicato per me, dicendomi che avevo sbagliato numero. Eppure lo avevo in memoria, non lo avevo ancora cancellato. Anche questo è nulla. Dopo che sono rientrata a casa io e mamma siamo uscite per andare in centro. Pioveva a dirotto, il termometro segnava appena sei gradi. Dopo che siamo uscite dal mercato, mia mamma è caduta rovinosamente a terra. Mi sono spaventata da morire, così come, ovviamente lei. È la seconda volta che accade, ma questa volta mi sembrava avesse sbattuto la testa. Grazie a Dio non è stato così. Però lo spavento è stato grande. La mia glicemia si è alzata immediatamente e la mia mente è tornata a un sogno fatto tempo fa: padre Pio che indicava il suo ginocchio... che spavento, spero che passi presto anche a lei.

giovedì 19 dicembre 2013

Illusione

Ho finito di pranzare e mi sento davvero sazia. Come dicevo nell'altro post, G, il mio amico si è inquietato perché gli ho rivelato chiaramente il mio pensiero riguardo al lavoro porta a porta, per certi modi a mio parere discutibile con cui fanno i contratti.
"Ignorante" è l'insulto che mi sono presa. Non volevo offenderlo, ma avere uno scambio, parlare su una cosa che non abbiamo affrontato mai. Ma che senso ha, se come agenti di vendita, possiamo rappresentare altri marchi, altre aziende? Allora nel momento in cui rappresenti l'altra società diventi automaticamente ignorante? Ma se eri sapiente fino al giorno prima, cosa ti è accaduto? Forse stiamo parlando di una sapienza di portafogli e basta. Ci sono rimasta un po' male ma poi ho riflettuto e ho trasformato la cosa in qualcosa che potrebbe farmi crescere. Sono la stessa del giorno prima, di quando G. mi ha dato dell'ignorante e cancellato da Facebook. Io penso che se si è nel giusto, anche se ci fanno notare qualcosa che a parer nostro non va bene, dobbiamo rimanere sereni, perché si ha la coscienza a posto. In fondo se è andata così, sicuramente era travestita da amicizia ma non lo era. I giorni scorsi lui, nel suo diario di Facebook, ha cominciato a scrivere cose a cui avrei potuto ribattere, ma non l'ho mai fatto. Ieri, però, non sono più riuscita a tacere e sono intervenuta mandandogli un messaggio privato, non pubblico. Per questo penso che la sua reazione sia esagerata, quasi da donna o come se avessi fatto centro. Non si spiega altrimenti il suo atteggiamento immediato che non ha dato spazio a repliche, talmente assertivo da essere cancellata da Facebook senza nessuno scambio di idee. Quel messaggio che ha lasciato nella bacheca sembrava un commento chiaro sulla mia esperienza nel lavoro porta a porta ma era riferito ad una sua amica che, come me, ha voluto fare esperienza e si è ritirata dicendo che non era un lavoro serio e onesto. Mah, non ho parole!

Sono rientrata dopo aver fatto alcune commissioni. Adesso sta piovendo abbastanza. Tutte le strade sono illuminate, ma non sento il Natale come una volta....

Oggi finalmente piove: il cielo è scurissimo e i lampioni gettano sull'asfalto la loro luce gialla.  Sono appena tornata dalla messa e ho recitato le lodi. Ho visto che sui giornali campeggiava un titolo poco rassicurante: un serial killer di Genova è evaso... ieri G., un mio amico conosciuto nel mio lavoro porta a porta ha deciso di troncare con me perché ho avuto il coraggio di dirgli quello che pensavo... Adesso esco a fare la spesa con mia mamma. Vi aggiornerò più tardi.

mercoledì 18 dicembre 2013

Lavoro e attesa


Oggi è una giornata un po' così. È da tanto che non scrivo su questo blog, poco più di un mese e sono accadute tante cose. Anche con il vecchietto le cose sono andate male, non sto a raccontare i particolari per non entrare nel personale di due persone. Certo, non era la cosa sicura che mi avrebbe fatto sbarcare il lunario, però era l'occasione giusta per fare un po' di bene, un po' di soldini e tenere occupata la mia mattinata senza fare qualcosa di pesante. Poi finalmente l'incontro con quella della provincia addetta al collocamento dei disabili. Si parla di fare tirocinio in alcune aziende, per imparare qualcosa di nuovo e non fossilizzarmi nell'insegnamento. Intanto una scuola privata inaspettatamente mi ha chiamato per una supplenza. Ci ho tanto sperato, mi sarebbe piaciuto. È vero che era a tempo determinato e fuori Genova, non troppo però da poter fare la pendolare... Sfumata anche quella.
Eppure sento che nel mio cuore, sebbene siano sfumate tutte le opportunità, la speranza non muore. Pochi giorni fa' sono andata a confessarmi e il prete mi ha detto che Dio fa aspettare perché attende per me la cosa definitiva e giusta. Questa frase è detta a pennello per il mio caso. Sembra fatta apposta per la mia vita. Alla luce di questa si comprende come mai sia sfumata anche l'opportunità semplice con il signor S. Non è la soluzione definitiva per me. Forse davvero Dio sta attendendo di aprirmi quel portone attraverso cui io voglio vedere la luce filtrare e non una luce accecante che non ti faccia vedere oltre...