lunedì 6 giugno 2016

Confessioni

La scuola sta ormai finendo: gli ultimi giorni sono quelli più duri perché i ragazzini sono più nervosi ed eccitati. Domani avrò una giornata pesante di sette ore, ma sarà l'ultima: quattro ore al mattino, pranzo di corsa a base di focaccia e poi altre tre ore comprendenti la mensa dei ragazzi. 
Che pena in questi giorni! Tra lo studio intenso nei ritagli di tempo e la scuola con tutta la sua carrellata di orari al mattino, riunioni al pomeriggio, il mio cervello non aveva più la forza di impegnarsi nella preghiera ed ovviamente non riuscivo a superare i difetti che mi ero proposta di sconfiggere... o almeno raggiungere il traguardo del miglioramento. Quindi le confessioni penose, sempre sulle solite cose... vergognose, perché in realtà non mi impegnavo su quello che il sacerdote mi consigliava di fare. Dal 31 maggio il riposo dallo studio ha fatto in modo che la mia mente si rilassasse un po' di più. Sono comunque stanca, però sto vivendo nuovamente il clima di attesa classico dei concorsi e mi posso impegnare un po' di più nella preghiera. Chissà come sfocerà questa volta. Non mi aspetto nulla.

Domenica sono riuscita finalmente a confessarmi dopo la messa. Sono uscita dal confessionale con il cuore libero. Ogni giorno vado a messa, resta il mio primo impegno, quello quotidiano. Non importa che mi alzi molto presto, il mio desiderio di partecipare alla messa è davvero molto grande e in effetti è quello che riesco a soddisfare sempre, è stato così anche quando lunedì ho dovuto affrontare il concorso. La prima cosa che ho fatto quando sono tornata a Genova, è stata quella di precipitarmi alla chiesa dei Cappuccini per assistere alla santa messa. La mia giornata ruota sempre intorno a questo... 

Stamattina sono andata a messa a s. B. Sono arrivata prima e quel silenzio ha avviluppato dolcemente il mio cuore che si è sentito invaso dalla presenza piena di pace di Gesù. Una dolcezza infinita. Ho capito che anche quei momenti di silenzio davanti al Tabernacolo sono fondamentali e che ne vale davvero la pena alzarsi all'alba non solamente per assistere alla Celebrazione Eucaristica, ma per gustare quei momenti di raccoglimento durante i quali nessuno parla se non la profondità del proprio cuore. Signore, mio Dio, grazie!

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